Oleandro

Coltiviamo questa specie sia ad alberetto che a cespuglio in contenitori da 1lt fino ad arrivare a esemplari con vasi da 500 lt che si sono distinti  nell’ultima edizione di  EUROFLORA 2011 con un primio premio (medaglia d’oro) nei concorsi tecnici.
L’oleandro Nerium Oleander  è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocynaceae. Presenta foglie lanceolate, spesso verticillate, di consistenza coriacea e a margine intero. I fiori, che sbocciano riuniti in racemi o cime terminali, possono assumere varie colorazioni da bianco al rosso passando per le varie tonalità del  giallo rosa e corallo. È forse originario dell’Asia ma è naturalizzato e spontaneo nelle regioni Mediterranee e diffusamente coltivato a scopo ornamentale.L’oleandro è una specie termofila ed eliofila abbastanza rustica. Trae vantaggio dall’umidità del terreno rispondendo con uno spiccato rigoglio vegetativo, tuttavia ha caratteri xerofitici dovuti alla modificazione degli stomi fogliari che gli permettono di resistere a lunghi periodi di siccità.Sensibile al freddo preferisce climi miti, ma per brevi periodi resiste anche a temperature inferiori allo zero. Nelle zone a clima temperato può essere coltivato all’aperto, mentre nelle regioni settentrionali è bene ripararlo durante l’inverno.
TECNICHE COLTURALI
L’oleandro è una pianta che ama la luce e il sole durante tutto l’anno e necessita di ambienti ben areati.
Si innaffia in modo abbondante in modo d’avere un terreno  sempre  leggermente umido sia durante tutto il periodo estivo che durante il periodo invernaleil periodo migliore per effettuare il rinvaso è inizio primavera ponendo attenzione a non utilizzare contenitori troppo grandi, non necessita di particolari terreni è sufficiente un buon terriccio.
Si puo propagare sia per seme che  per talea, in quest’ultimo caso si mantengono  le caratteristiche della pianta madre.